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Soft Bubble


La Soft Bubble è aria palpabile, dalla superficie mutevole e indeperibile.
Si può tastare con le mani, entrando nei suoi volumi, e ogni volta ritorna alla propria sagoma di origine.
La sua pelle invecchia, muta sensibilmente con il passare del tempo, senza mai estinguersi.

La Soft Bubble è presenza.
Sigilla l’aria degli elementi che avvolge e mantiene la forma dello spazio remoto che è appartenuto alle cose, anche dopo che queste hanno cessato di esistere.
Diventa così testimone del tempo, come una scrittura aeriforme che va a comporre la biografia di un’epoca, soffio dopo soffio.

Federico Errante artista della soft bubble: Il pianoforte di Giorgio, 2008 - opera dalla serie autobiografica Musica
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La Soft Bubble non è una scultura in resina o in legno dipinto, né un altorilievo o un calco in gesso.
La Soft Bubble è un fare tra pittura e scultura, un segno tra accumulazione e pop culture.

Iniziata nel 2000, la sperimentazione con la Soft Bubble viene messa a punto nel 2003, dopo una serie di tentativi di trasfigurare tutto ciò che ha partecipato della nostra esistenza e che un giorno non ci sarà più.

La vera sostanza di cui è composta la Soft Bubble è l’aria resa visibile e tangibile, imprigionata in un materiale gommoso, che si sgonfia e si rigonfia con la pressione di un dito.